2 x 1

A volte ci si trova nel mezzo di un momento no, uno di quelli in cui sembra di non arrivare a niente, di girare in tondo, di sprecare tempo nel fare cose che non ci piacciono (il lavoro d’ufficio, in primis) e di non riuscire a sfruttare ogni minuto prezioso per fare quello che ci piace.

Avendo una famiglia felina da mantenere e un affitto da pagare e non essendo nemmeno lontanamente vicina alla pensione (e, visto che non gioco, non avendo la più remota possibilità di vincere al lotto), per forza di cose il lavoro d’ufficio non si può abbandonare, quindi si comincia a considerare quali potrebbero essere i cambiamenti, piccoli magari, da apportare alla propria vita per vedere un po’ di luce fuori dal tunnel. E viene, di soppiatto e anche un po’ sgradita, l’idea di mollare il blog, il negozio su Blomming e la pagina Facebook, usare il tempo che in questo modo si guadagna per riprendere in mano qualche manuale di storia o di storia dell’arte, e fine della fiera.

Ma poi si considera che: non si smetterebbe comunque di fare delle cose (con un pezzo di stoffa, una striscia di carta, un gomitolo di filo, quello che capita tra le mani) e, a conti fatti, non si smetterebbe di avere voglia di mostrare i risultati ottenuti. Sta di fatto che visto che si sta affacciando all’orizzonte una situazione estremamente poco felice in termini di convivenza lavorativa (forzata) e che a scrittura ha un valore altamente terapeutico, si considera anche che forse è il caso di aprire anche un altro blog, per raccontare quello che succede, con sarcastica cattiveria. E, infine, si considera anche che, organizzandosi meglio, si potrebbe tranquillamente creare, mostrare le creazioni e leggere i manuali e, magari, fare opera di bene (a chi, non so) e raccontare qui di quello che si legge.

Un classico. Mio almeno. Non riesci a portare avanti tutto quello che stai facendo? Aggiungi qualcos’altro alla lista, quello che non ci uccide ci rende più forti.

Tutto questo per dire che, mentre consideravo queste cose, nei giorni scorsi, ho ricevuto non uno, ma due premi! Anzi, no, un premio (lo stesso), due volte, da due persone diverse!

Sono stata nominata da Monica di Happiies e da Tine di Uncinettine.

Monica mi ha addirittura citata per prima nella lista, come si fa a decidere di mollare tutto quando succedono cose di questo tipo? Non si fa!

Fortunatamente entrambe mi hanno posto le stesse domande, sarebbe stata una faticaccia altrimenti rispondere.

Ah, sì, le regole sono queste:

1. si nominano i blogger con meno di 200 follower che si vogliono premiare, gente che si va a leggere volentieri, non i primi che capitano sotto mano;

2. si risponde alle domande che sono state fatte da chi ha assegnato il premio;

3. si pongono altrettante domande cui questi blogger devono rispondere.

Cominciamo.

I vincitori sono (e scusate, ma se non infrango qualche regola non sono contenta, non ho voglia di andare a contare i follower di chi cito, se sono meno di duecento bene, se sono di più buon per loro):

Elisa di Paperleaf, costante fonte di stupore e ammirazione;

Airali di Where is the wonderland, fa cose con l’uncinetto che io nemmeno me le sogno;

La civetta chiacchierina, che sperimenta sempre e con successo;

Elena di Mostracci, che fa creaturine dolcissime e bellissime;

E Il gufo orecchini, con il soutache, cosa che mi ispira tantissimo ma che non ho ancora avuto modo di provare.

Ecco le risposte:

1) Il tuo nome di battesimo? Pamela (mia madre voleva chiamarmi Leslie o Lesly, ma aveva dubbi su come scriverlo, o Tiziana, ma temeva la pronuncia veneta della zeta);

2) Il tuo soprannome? Non ne ho uno, almeno non che io sappia;

3) Qual è il tuo hobby preferito? Imparare, va bene tutto, da come si aggiusta la cassetta del WC alla critica della storia dell’arte alla storiografia, passando dal punto croce col rovescio uguale al dritto (non ce la farò mai, troppa rottura), alla maglia col ferro circolare;

4) Qual è il momento della giornata che dedichi al tuo hobby? Per forza di cose la sera, dopo l’ufficio;

5) Il tuo colore? VIOLA!

6) Il tuo animale (o che vorresti avere)? Gatti (al momento con noi, tra la finestra e lo scuro di legno della cucina, vive anche Roger, una cavalletta gigante. Ogni tanto apro la finestra, lui/lei mi fissa, io lo/la fisso, poi chiudo, prima che i gatto se ne accorgano);

7) Piatto unico o 3 portate? Piatto unico, c’è meno roba da lavare dopo;

8) Vendi i tuoi lavori? Ci provo, non è semplice;

9) TV o musica? TV. Ispettore Barnaby, Colombo, Poirot e la Miss Marple di Mary Rutherford in sottofondo se sto facendo qualcosa, serie TV in inglese (con sottotitoli) quando voglio tenere ferme le mani (ma non tengo fermo il resto, mi alzo continuamente, tanto che a volte ci metto un pomeriggio intero per vedere un episodio di 40 minuti);

10) Dove acquisti il materiale per il tuo hobby? Su internet, al mercato, dai cinesi, dipende da cosa mi serve e quando mi serve (il filo da ricamo lo prendo per posta da Profilo, quelli della rivista, ma l’ultima fornitura non arriva, mannaggia);

11) Mi stai odiando per questo premio? Un pochino 😉

E ora le domande:

1. Dolce o salato?

2. Hai una stanza dedicata alla tua passione o ti metti dove capita?

3. Insetti: vivi e lascia vivere o vivi e lascia morire?

4. Libri: digitale o carta?

5. Qual è stato, se c’è stato, il momento in cui ti sei resa conto che stavi creando qualcosa che valeva la pena di condividere con altri?

Non mi viene in mente altro che potrei chiedere, devo andare a lavare i piatti.

Ancora grazie, di tutto, a chi mi ha dato il premio.

4 pensieri riguardo “2 x 1

  1. Grazie Pamela!!! “Aggiungi qualcos’altro alla lista, quello che non ci uccide ci rende più forti” vale anche per me… ma dubito di uscirne più forte, siamo affette da uno strano e inguaribile masochismo 😀

  2. Grazie di cuore per il premio… nella vita meglio aggiungere che sottrarre… magari fai un bel respiro se inizi a perdere i capelli a ciocche ^_^

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