Yogurt e borsa di stoffa

Ieri pomeriggio ho iniziato un nuovo esperimento: la moltiplicazione dello yogurt, ossia come fare lo yogurt in casa a partire da un litro di latte fresco e tre cucchiai di yogurt naturale.

In realtà la faccenda è semplice, la lavorazione è veloce, quello che frega è il tempo di attesa, ma da un lato non è necessario star lì a guardare i fermenti che si pappano il lattosio, dall’altro il risultato è esaltante, quindi ne vale la pena, basta organizzarsi.

Allora, si fa così: prendete il litro di latte (non so se sia obbligatorio che sia intero, ma io ho usato quello) e versatelo in una casseruola, mettetelo su un fuoco dolce e lasciatelo lì finché arriverà al punto di ebollizione. Attenzione, il latte ha la cattiva abitudine di cercare di uscire dalla pentola, quindi non abbandonatelo a se stesso, ogni tanto dateci un’occhiata. Quando il latte sta per bollire spegnete il fuoco, con un cucchiaio eliminate la pellicola che si è formata sulla superficie ed eventualmente la panna (non buttatela, mangiatela o datela al gatto), coprite con un coperchio e lasciate raffreddare.

Volendo potreste anche mettere la casseruola in una pentola più grande, con acqua fredda, per velocizzare il processo di raffreddamento, io l’ho lasciato dov’era e ho cominciato a tagliare la stoffa che ho preso la settimana scorsa all’Ikea per farmi una nuova borsa, questa.

Quando il latte è tiepido, sui quaranta gradi, accendete il forno a 50 gradi e spegnetelo non appena arriva a temperatura. In un contenitore a chiusura ermetica versate due-tre cucchiai di yogurt naturale (se prendete quello con la scadenza più lontana avrete più fermenti al vostro servizio) e qualche cucchiaiata di latte. Se non siete sicuri di aver tolto tutta la panna filtrate il latte con un colino. Mescolate bene, in modo che tutto sia amalgamato, poi aggiungete il resto del latte, sempre filtrando. Mescolate un altro po’, chiudete il contenitore, avvolgetelo in una copertina di pile e mettetelo a riposare nel forno spento, per circa sei ore.

Dovete dimenticarvi che ci sia, non guardatelo (i fermenti sono timidi) e non toccatelo (sono anche permalosi).

Dopo sei ore, in cui avete fatto altro, ad esempio finito la borsa, lavato i piatti, pulito i pavimenti dei pezzi di filo sparsi ovunque, ricordatevi dello yogurt, tiratelo fuori dal forno, e aprite il contenitore. Magia. Sarà tutto denso e compatto, non più liquido. Assaggiatelo (mi raccomando, non rimettete il cucchiaino nel contenitore dopo averlo messo in bocca: i fermenti sono molto educati, se lo fate si offendono e offendersi non gli fa bene) e mettetelo in frigo. Resiste, se voi resistete dal mangiarlo, per due settimane circa.

Quando sta per finire, se l’esperimento vi è piaciuto, tenetene da parte due-tre cucchiai, e ripetete tutto da capo usandolo come madre al posto dello yogurt da supermercato, man mano perderà lo zucchero aggiunto e sarà sempre più buono, pronto da mangiare così o aromatizzato come preferite.

Il mio stamattina, dopo averne usato un po’ per fare colazione, aveva questo aspetto.

Il liquido che vedete, che si stava formando, è siero, non mescolatelo allo yogurt, lasciatelo lì o toglietelo. Lo potete anche bere, o potete provare a darlo al gatto, fa bene a tutti.

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